MatEmaTicHe, narrazioni
e spazi gEnerativi per ConteStI
eStremamente fragili

Azioni e sperimentazioni

  1. Analisi del contesto e attività formative: un’analisi del contesto e uno studio sul benessere percepito in carcere, seguiti da attività formative sulla matematica informale a cura del gruppo DMAT. 
  1. Workshop partecipativo “Spazio all’Immaginario”: un workshop che invita i partecipanti a esplorare e immaginare nuovi significati e modalità di interazione con gli spazi, per stimolare la partecipazione attiva, la costruzione collettiva di possibilità di riqualificazione degli spazi disponibili e innescare processi di auto-cura. 
  1. Mostra finale “I 5 nodi del benessere”: una mostra che interpreta i dati raccolti unendo la dimensione fisica dei telai tessuti a un’esperienza sonora immersiva, offrendo una riflessione visiva e immersiva sul concetto di benessere in relazione alla realtà carceraria.

Analisi del contesto e attività formative

Come si studia il benessere in carcere?  

Workshop partecipativo
“Spazio all’immaginario”

Mostra finale
“I cinque nodi del benessere” 

La mostra rappresenta cinque dimensioni chiave del benessere—tempo, sonno, relazioni, aiuto e lavoro—che toccano chiunque, dentro e fuori dal carcere.  

Al centro della ricerca c’è il questionario sviluppato dal Dipartimento di Matematica insieme a volontar*, persone detenute e personale penitenziario. Il confronto diretto ha portato alla formulazione di 17 domande, articolate in 12 categorie, che vengono descritte in una scala da 0 a 3, dove 0 è il livello più basso di benessere.  

Il questionario, distribuito tra settembre e ottobre 2024, ha ottenuto 73 risposte: circa il 66% della popolazione detenuta nella sezione Giovani Adulti nel periodo di riferimento.  

Per dare forma ai dati, Knitdesign.polimi (Dipartimento di Design) ha realizzato cinque telai tessuti con fili di cotone annodati forniti dallo sponsor Filmar. Il nodo, simbolo universale di connessione, diventa il segno visibile delle reti di relazione dentro il carcere, evocando il fragile equilibrio del benessere. I fili tesi rappresentano una rete potenziale: solo l’atto dell’annodare crea legami, trasformando la struttura in una trama di interconnessioni. 

Ad ogni tematica è associato un colore. I cinque colori insieme, in tonalità pastello, creano lo sfondo mischiandosi in maniera casuale. Ogni colore, in tonalità più satura e brillante, viene utilizzato per realizzare i nodi. Su ciascun telaio tematico i nodi rappresentano la distribuzione delle risposte alle domande: 

  • Prima faccia (sx) – Il malessere: i nodi sono pochi e isolati, le forme spigolose. Raccolgono fili solitari, generando motivi geometrici direzionali e spigolosi e maggiori spazi vuoti; 
  • Faccia centrale – L’incertezza: i nodi si distribuiscono al confine delle aree di sovrapposizione, delineando percorsi in bilico, che simboleggiano l’indecisione, il non sapere come e quanto ci si sente bene o male; 
  • Ultima faccia (dx) – Il benessere: i nodi sono nelle aree di maggior fittezza dei fili, dove avviene l’incontro e la rete è più forte e ciascuno contribuisce a generare un disegno stabile e interconnesso.  

Ogni telaio è accompagnato da un ambiente sonoro unico che vuole evocare sensazioni e riflessioni. Grazie all’ascolto in cuffia, l’esperienza diventa ancora più intima e immersiva. Ascolta i quattro ambienti sonori: